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Team Friuli

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Hovercraft Team Friuli

HOVERCRAFT TEAM FRIULI

Storia e Attività



L’Hovercraft Team Friuli nasce, o meglio si rinnova, nel 2005. Il nome dell’Associazione cambia da HOVER CLUB FRIULI a HOVERCRAFT TEAM FRIULI. Quasi tutti i soci sono gli stessi e se ne aggregano altri. Questo cambiamento vuol essere testimonianza sì di voglia di rinnovo, ma anche di continuità soprattutto nello spirito con il quale è stato fondato parecchi anni fa il club.


La promozione di questo singolare sport viene fatta da un gruppo di soci e sostenitori simpatizzanti non molto nutrito, ma caparbio ed entusiasta. Tra questi ci sono stati e ci sono tuttora validi soci che all’estero, dove lo sport è più conosciuto e popolare, si sono distinti nei campi di gara.

Le gare estere sono disputate tra Germania, Francia, Gran Bretagna e Svezia (per restare in Europa) e sono valide per il titolo Europeo e Mondiale.


Le gare all’estero sono suddivise in sei categorie: 

  • Formula S: monomotore di cilindrata libera con un convogliatore di diametro massimo di 100 cm
  • Formula 3: motori per capacità complessiva fino a 250 cc a due tempi o fino a 500 cc a quattro tempi
  • Formula 2: motori per complessivi 500 cc a due tempi o fino a 750 cc a quattro tempi
  • Formula 1: motori oltre 500 cc a due tempi e oltre 750 cc a quattro tempi


La penultima formula, nata da pochi anni, ma che riscuote parecchio successo, è la Formula 50: motori di serie non elaborati con potenza massima di 50 Hp dichiarati dal costruttore. 

Questa formula, nata in Italia parecchi anni fa, deve il suo successo al limitato costo finale dell’Hovercraft, alla spettacolarità delle gare con lotte accesissime fra scafi di prestazioni simili. 

L’ultima è la Formula Rotax 503: una marmitta a monoventola, introdotta recentissimamente. 

Il tracciato delle gare, per regolamento, deve essere misto, preferibilmente 2/3 d’acqua e 1/3 di terra. L’Hovercraft viaggia su un cuscino d’aria sfiorando il terreno e i repentini cambi di pendenza possono creare grosse difficoltà al pilota che può letteralmente volare per diversi metri, sperando in un atterraggio morbido. Portare al limite un Hovercraft, specialmente di massima cilindrata, implica un’esperienza e sensibilità non comuni, abbinata alla capacità del pilota di adattarsi il mezzo alle proprie esigenze personali. 

La partecipazione di piloti all’estero non è numerosissima ma molto qualificata. Una partecipazione iniziata negli anni ’80 e che può annoverare decine di podi e di piazzamenti con il raggiungimento degli allori iridati nel 1997 e 2000 nella massima cilindrata.

Nella nostra regione, da anni, questa specialità si esibisce a fine luglio sul lago di Barcis, sfruttando il particolare livello delle acque del lago, ma manifestazioni non agonistiche su tengono anche ad Azzano Decimo, sui laghetti di Cesena e anche sul lago Paker di Sesto al Reghena (PN).